Descrizione Progetto

Pregiati tè, infusi e tisane

Pregiati tè, infusi e tisane

Un sorso di salute, una coccola ogni volta

La piacevolezza di sorseggiare una bevanda dal gusto unico, preparata con un procedimento invariato da millenni, che coniuga l’importanza di idratare il proprio corpo, quella di dedicare il giusto tempo a sé stessi, al relax e alla meditazione e l’importanza di trarre l’effetto salutare a partire dalla pianta come Madre Natura ce la offre. Semplicemente sorseggiando un’avvolgente tisana, possiamo beneficiare delle sostanze bioattive che le piante officinali, chiamate anche “droghe”, rilasciano nell’acqua calda.

Per piante officinali (piante inserite all’interno di elenchi ufficiali) generalmente si intendono le piante medicinali , le erbe aromatiche o da profumo, considerati organismi vegetali che contengono sostanze che possono essere utilizzate per il nostro benessere, con largo impiego in vari settori: farmaceutico, erboristico, cosmetico, liquoristico.

Ma focalizziamo l’attenzione sulla nostra Tisana.  Che cos’è  la tisana che facciamo a casa nostra?

Potrei tranquillamente dire che quando ci prepariamo una tisana tra mura domestiche, stiamo operando in un vero e proprio laboratorio di benessere.

Per farci una buona tisana possiamo utilizzare la singola pianta che rilascia il suo principio attivo specifico, oppure più erbe associate che si completano vicendevolmente nell’efficacia; in quest’ultimo caso di solito ritroviamo una pianta principale che dirige lo scopo benefico del composto (remedium cardinale) ed altre di supporto (adjuvants – costituens- corrigens) per completarne l’efficacia, ottimizzarne l’assorbimento e rendere la nostra tisana più gradevole al palato, alla vista e all’olfatto.

Tutte le erbe utilizzate, fresche o più comunemente secche, devono essere sminuzzate in modo specifico creando il cosiddetto “taglio tisana” che possiamo ritrovare anche su alcune etichette espresso con “T.T.” ad esempio: Radice di liquirizia t.t.

Con il termine Tisana si intendono tutte le preparazioni liquide, che estraggono da una o più piante medicinali (di solito prive di caffeina ) alcune sostanze solubili, attive per l’organismo. L’estrazione avviene solitamente attraverso 2 comuni procedure : l’infusione (infuso) e la decozione (decotto), che hanno un liquido come comune denominatore, nel nostro caso l’Acqua.

Se vogliamo fare un infuso in un pentolino porteremo ad ebollizione una certa quantità d’acqua, spegneremo il fuoco ed in seguito metteremo a contatto l’acqua e le erbe le cui funzioni fanno al caso nostro. Le lasceremo in acqua dai 5 ai 10 minuti (tempo variabile in base alla pianta) e con un semplice colino di rete a maglia fitta, o con tisaniere ed infusiere per i più attrezzati, separeremo le parti vegetali dall’acqua. Et voilà, l’infuso è pronto per essere servito in tazza da sorseggiare calda oppure fresca. Per fare un infuso, solitamente, si utilizzano le parti della pianta più sensibili allo shock termico poiché più fragili come fiori, foglie e parti erbacee.

Se invece vogliamo prepararci un buon decotto, procedimento dedicato alle parti della pianta termoresistenti, più dure come radici, cortecce e semi, prepareremo le nostre erbette nel contenitore di cottura, aggiungeremo l’acqua, accenderemo il fuoco a fiamma bassa portando il tutto ad ebollizione lentamente. Questa procedura può durare dai 5 ai 20 minuti circa, dopo i quali spegneremo il fuoco e lasceremo riposare il tutto per altri 10/15 minuti. Filtreremo il nostro decotto come per l’infuso, dolcificheremo a piacere e la tazza di decotto sarà pronta per il nostro benessere e quello di tutta la famiglia.

E il Tè? Parliamone meglio

Lo sapevate che tutte le tipologie di tè (Tè Verde, Tè Nero, Tè Bianco ecc) arrivano tutti dalla stessa pianta? Sì, è proprio così, sono le meravigliose foglie della Camellia Sinensis, la varietà di maggior rilevanza. La diversità tra i vari tipi di tè, che si differenziano davvero molto di contenuti e gusto, nasce dai procedimenti di raccolta (manuale o meccanica), lavorazione e fermentazione/ossidazione delle foglie stesse.

*ossidazione = reazione chimica tra gli enzimi delle foglie e l’ossigeno…è quello che succede ad una mela quando viene tagliata e lasciata all’aria, si scurisce perché avviene questa reazione chimica.

Per farvi comprendere meglio le differenze, vi porto l’esempio dei 3 tè che ho nominato:

Il Tè Bianco (semi-ossidato): a questo speciale viene dedicata una raccolta manuale molto attenta perché vengono colti solo le giovani gemme apicali, i germogli e 2 o 3 foglioline accanto. Il raccolto viene disteso

su stuoie di bamboo e messo al sole per ridurre l’umidità, per esser poi cotto in forni appositi a temperatura molto bassa, nel rispetto della delicatezza di queste foglioline e di nuovo posto al sole per concludere in totale naturalezza l’essicazione.  Estremamente naturale e ricchissimo di polifenoli, dal gusto soave, morbido e delicato, che si esprime al meglio con una infusione prolungata, rispetto agli altri tè (4/5 minuti) ed una temperatura inferiore agli 80°C.

*Polifenoli= antiossidanti naturali

Il Té Verde (non-ossidato):

questo famoso tè, in seguito al raccolto viene sottoposto velocemente ad un procedimento termico (con calore o vapore) che inibisce la presenza di enzimi responsabili dell’ossidazione delle foglie e permette alle stesse di rimanere inalterate anche nel loro tipico colore verde intenso. In seguito le foglioline vengono arrotolate ed essiccate. Il tè verde si presenta in innumerevoli forme e varianti di aromi ma per apprezzarne pienamente il gusto occorre prepararli con acqua ad una temperatura tra i 70°C e gli 80° lasciando in infusione le foglie per un tempo breve di 2 o 3 minuti, tempo in cui il tè, rilascia il massimo dei suoi principi attivi.

Il Tè Nero (completamente ossidato): tre sono i passaggi fondamentali nella lavorazione del tè nero più conosciuto e sono l’avvizzimento, la rollatura e l’ossidazione. Le foglie fresche di tè appena raccolte, disposte in strati, subiscono una leggera ossidazione naturale (avvizzimento) e vengono a perdere buona parte del contenuto acquoso restando però malleabili. Nella rollatura, con macchinari idonei, le foglie di tè vengono accartocciate e spremute per rompere la cellula fogliare che permette l’uscita della linfa che, a contatto dell’ossigeno dell’aria, agevolerà l’ossidazione enzimatica dei polifenoli. La terza fase, l’ossidazione vera e propria, è quella che rende unico l’aroma, il gusto e il colore del più prelibato tè nero. Le foglie vengono distese  e lasciate ossidare in un ambiente fresco e umido per un tempo variabile in base alle condizioni climatiche; in questa delicata fase, i polifenoli si trasformano e il nostro tè nero, assume la tipica colorazione bruna alla vista e rossastra in tazza.

Per apprezzare il meglio del tè nero dobbiamo preparare l’infuso con circa 2/3 gr. di tè per 200 Cc. di acqua alla temperatura di 90°C, lasciarlo in infusione 3 minuti e filtrarlo.

Vi ricordo che il Tè, oltre ai suoi preziosi benefici come antiossidante, ha un buon contenuto di caffeina e teanina che sono considerati stimolanti del sistema nervoso centrale.

N.B.: abbiamo sentito parlare anche del Tè Rosso, Rooibos che viene chiamato così poiché di colore ed sapore simile al vero Tè. Questa bevanda però proviene da un’altra meravigliosa pianta : l’Asphalatus Linearis dal piacevole gusto naturalmente dolce, e priva di caffeina per questo adatta a tutta la famiglia, anche ai bambini

Per saperne di più: LA VIA DEL TE

Un sorso di salute, una coccola ogni volta

La piacevolezza di sorseggiare una bevanda dal gusto unico, preparata con un procedimento invariato da millenni, che coniuga l’importanza di idratare il proprio corpo, quella di dedicare il giusto tempo a sé stessi, al relax e alla meditazione e l’importanza di trarre l’effetto salutare a partire dalla pianta come Madre Natura ce la offre. Semplicemente sorseggiando un’avvolgente tisana, possiamo beneficiare delle sostanze bioattive che le piante officinali, chiamate anche “droghe”, rilasciano nell’acqua calda.

Per piante officinali (piante inserite all’interno di elenchi ufficiali) generalmente si intendono le piante medicinali , le erbe aromatiche o da profumo, considerati organismi vegetali che contengono sostanze che possono essere utilizzate per il nostro benessere, con largo impiego in vari settori: farmaceutico, erboristico, cosmetico, liquoristico.

Ma focalizziamo l’attenzione sulla nostra Tisana.  Che cos’è  la tisana che facciamo a casa nostra?

Potrei tranquillamente dire che quando ci prepariamo una tisana tra mura domestiche, stiamo operando in un vero e proprio laboratorio di benessere.

Per farci una buona tisana possiamo utilizzare la singola pianta che rilascia il suo principio attivo specifico, oppure più erbe associate che si completano vicendevolmente nell’efficacia; in quest’ultimo caso di solito ritroviamo una pianta principale che dirige lo scopo benefico del composto (remedium cardinale) ed altre di supporto (adjuvants – costituens- corrigens) per completarne l’efficacia, ottimizzarne l’assorbimento e rendere la nostra tisana più gradevole al palato, alla vista e all’olfatto.

Tutte le erbe utilizzate, fresche o più comunemente secche, devono essere sminuzzate in modo specifico creando il cosiddetto “taglio tisana” che possiamo ritrovare anche su alcune etichette espresso con “T.T.” ad esempio: Radice di liquirizia t.t.

Con il termine Tisana si intendono tutte le preparazioni liquide, che estraggono da una o più piante medicinali (di solito prive di caffeina ) alcune sostanze solubili, attive per l’organismo. L’estrazione avviene solitamente attraverso 2 comuni procedure : l’infusione (infuso) e la decozione (decotto), che hanno un liquido come comune denominatore, nel nostro caso l’Acqua.

Se vogliamo fare un infuso in un pentolino porteremo ad ebollizione una certa quantità d’acqua, spegneremo il fuoco ed in seguito metteremo a contatto l’acqua e le erbe le cui funzioni fanno al caso nostro. Le lasceremo in acqua dai 5 ai 10 minuti (tempo variabile in base alla pianta) e con un semplice colino di rete a maglia fitta, o con tisaniere ed infusiere per i più attrezzati, separeremo le parti vegetali dall’acqua. Et voilà, l’infuso è pronto per essere servito in tazza da sorseggiare calda oppure fresca. Per fare un infuso, solitamente, si utilizzano le parti della pianta più sensibili allo shock termico poiché più fragili come fiori, foglie e parti erbacee.

Se invece vogliamo prepararci un buon decotto, procedimento dedicato alle parti della pianta termoresistenti, più dure come radici, cortecce e semi, prepareremo le nostre erbette nel contenitore di cottura, aggiungeremo l’acqua, accenderemo il fuoco a fiamma bassa portando il tutto ad ebollizione lentamente. Questa procedura può durare dai 5 ai 20 minuti circa, dopo i quali spegneremo il fuoco e lasceremo riposare il tutto per altri 10/15 minuti. Filtreremo il nostro decotto come per l’infuso, dolcificheremo a piacere e la tazza di decotto sarà pronta per il nostro benessere e quello di tutta la famiglia.

E il Tè? Parliamone meglio

Lo sapevate che tutte le tipologie di tè (Tè Verde, Tè Nero, Tè Bianco ecc) arrivano tutti dalla stessa pianta? Sì, è proprio così, sono le meravigliose foglie della Camellia Sinensis, la varietà di maggior rilevanza. La diversità tra i vari tipi di tè, che si differenziano davvero molto di contenuti e gusto, nasce dai procedimenti di raccolta (manuale o meccanica), lavorazione e fermentazione/ossidazione delle foglie stesse.

*ossidazione = reazione chimica tra gli enzimi delle foglie e l’ossigeno…è quello che succede ad una mela quando viene tagliata e lasciata all’aria, si scurisce perché avviene questa reazione chimica.

Per farvi comprendere meglio le differenze, vi porto l’esempio dei 3 tè che ho nominato:

Il Tè Bianco (semi-ossidato): a questo speciale viene dedicata una raccolta manuale molto attenta perché vengono colti solo le giovani gemme apicali, i germogli e 2 o 3 foglioline accanto.

Il raccolto viene disteso su stuoie di bamboo e messo al sole per ridurre l’umidità, per esser poi cotto in forni appositi a temperatura molto bassa, nel rispetto della delicatezza di queste foglioline e di nuovo posto al sole per concludere in totale naturalezza l’essicazione.  Estremamente naturale e ricchissimo di polifenoli, dal gusto soave, morbido e delicato, che si esprime al meglio con una infusione prolungata, rispetto agli altri tè (4/5 minuti) ed una temperatura inferiore agli 80°C.

*Polifenoli= antiossidanti naturali

Il Tè Verde (non-ossidato): questo famoso tè, in seguito al raccolto viene sottoposto velocemente ad un procedimento termico (con calore o vapore) che inibisce la presenza di enzimi responsabili dell’ossidazione delle foglie e permette alle stesse di rimanere inalterate anche nel loro tipico colore verde intenso. In seguito le foglioline vengono arrotolate ed essiccate. Il tè verde si presenta in innumerevoli forme e varianti di aromi ma per apprezzarne pienamente il gusto occorre prepararli con acqua ad una temperatura tra i 70°C e gli 80° lasciando in infusione le foglie per un tempo breve di 2 o 3 minuti, tempo in cui il tè, rilascia il massimo dei suoi principi attivi.

Il Tè Nero (completamente ossidato): tre sono i passaggi fondamentali nella lavorazione del tè nero più conosciuto e sono l’avvizzimento, la rollatura e l’ossidazione. Le foglie fresche di tè appena raccolte, disposte in strati, subiscono una leggera ossidazione naturale (avvizzimento) e vengono a perdere buona parte del contenuto acquoso restando però malleabili. Nella rollatura, con macchinari idonei, le foglie di tè vengono accartocciate e spremute per rompere la cellula fogliare che permette l’uscita della linfa che, a contatto dell’ossigeno dell’aria, agevolerà l’ossidazione enzimatica dei polifenoli. La terza fase, l’ossidazione vera e propria, è quella che rende unico l’aroma, il gusto e il colore del più prelibato tè nero. Le foglie vengono distese e lasciate ossidare in un ambiente fresco e umido per un tempo variabile in base alle condizioni climatiche; in questa delicata fase, i polifenoli si trasformano e il nostro tè nero, assume la tipica colorazione bruna alla vista e rossastra in tazza.

Per apprezzare il meglio del tè nero dobbiamo preparare l’infuso con circa 2/3 gr. di tè per 200 Cc. di acqua alla temperatura di 90°C, lasciarlo in infusione 3 minuti e filtrarlo.

Vi ricordo che il Tè, oltre ai suoi preziosi benefici come antiossidante, ha un buon contenuto di caffeina e teanina che sono considerati stimolanti del sistema nervoso centrale.

N.B.: abbiamo sentito parlare anche del Tè Rosso, Rooibos che viene chiamato così poiché di colore ed sapore simile al vero Tè. Questa bevanda però proviene da un’altra meravigliosa pianta : l’Asphalatus Linearis dal piacevole gusto naturalmente dolce, e priva di caffeina per questo adatta a tutta la famiglia, anche ai bambini

Per saperne di più: LA VIA DEL TE